Scopriamo insieme quali sono i luoghi della tradizione a Palermo, quei tesori da non perdere se si visita il capoluogo siciliano!
Piazza Bellini e Piazza Pretoria
Piazza Bellini è la piccola piazza su cui si affacciano la Chiesa di S. Caterina, la Chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio (anche detta Martorana) e la Chiesa di S. Cataldo. Quest’ultima, con le sue tre cupole rosate, dona al luogo un'atmosfera orientale che trasporta subito verso est. Di Palermo adoro proprio la commistione di stili, forme e culture. Una commistione che la rende unica al mondo. Adiacente a Piazza Bellini, Piazza Pretoria è indubbiamente una delle piazze più affascinanti di Palermo, anche soprannominata Piazza della Vergogna. Era così chiamata un po’ per la nudità delle statue delle divinità e delle figure greche e romane, un po’ perché per tutti rappresentava la municipalità corrotta. A dire il vero io qui non ho visto nulla di vergognoso bensì mi sono lasciata sedurre dalle fattezze della splendida fontana (Fontana Pretoria, appunto) incastonata tra eleganti palazzi, con la cupola di S. Caterina sullo sfondo. Fontana Pretoria fu realizzata nel Cinquecento dallo scultore Camillani per il giardino di Don Luigi di Toledo a Firenze. Nel 1573, però, Don Luigi fu costretto a venderla e così venne acquistata dalla città di Palermo. Da allora si trova dove la ammiriamo oggi, in Piazza Pretoria.
I Quattro Canti
Si tratta dell’intersezione delle due vie principali di Palermo, Via Vittorio Emanuele e Via Maqueda. In questo punto cruciale della città si trovano i Quattro Canti, rappresentati da quattro statue. Ciascuna di esse individua uno dei quattro quartieri principali in cui era suddiviso il centro storico: Palazzo Reale, Mezzomonreale, Castellammare e Oreto.
La Cattedrale di Palermo e la Cappella Palatina
Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele
Il Teatro Massimo di Palermo è un imponente edificio neoclassico costruito alla fine dell’Ottocento. È uno dei più grandi d’Europa e il più grande teatro lirico d’Italia. Data la posizione cruciale, per i palermitani rappresenta un punto d’incontro nella quotidianità.
I mercatini di Palermo: la Vucciria e Ballarò
Partendo da Piazza San Domenico (dove si trova l’omonima e meravigliosa Chiesa barocca) si giunge in uno dei mercati iconici di Palermo: la Vucciria. Nello specifico, imboccando via Maccheronai - che si trova accanto alla chiesa – ci si immerge nell’ingresso del mercato. Un mercato ricco di banchetti caratteristici che hanno in bella mostra pesce fresco, carne, frutta, verdura e altri prodotti tipici della zona. Ballarò è invece il mercato più antico della città. Devo ammettere che lo preferisco alla Vucciria poiché lo trovo molto più vivace e autentico. Girando per le sue bancarelle mi è sembrato di toccare la vera anima palermitana. Un’anima ancora genuina e non intaccata dal turismo. E difatti i palermitani vengono ancora qui a far compere. Va da sé che il mercato di Ballarò è un’ottima opzione per provare il tipico street food palermitano preparato al momento. Un’altra opzione per gustare le prelibatezze della tradizione palermitana è l’Antica Focacceria San Francesco. Si tratta di un luogo storico, risalente al 1834. Pensate che nel 1860, prima di risalire l’Italia per unificarla, Giuseppe Garibaldi si fermò a Palermo e si accampò nella piazza della Focacceria. Pare che in quella sosta di dieci giorni Garibaldi abbia divorato tantissimi panini con la milza!
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